Per i XXIV Giochi Olimpici Invernali, l’Italia Team troverà a Casa Italia, Hospitality House e Studios dei network televisivi italiani e internazionali, la sua celebrazione. Attraverso il racconto delle storie della Squadra Olimpica Italiana, vera protagonista dell’esperienza Olimpica, Casa Italia, accompagnerà tutti gli atleti italiani nei giorni delle Olimpiadi di Beijing.
La casa degli atleti, fedele alla sua lunga storia, continua la sua evoluzione ad ogni edizione dei Giochi. Da Hospitality House alle Olimpiadi di Los Angeles 1984, oggi è un prodotto e un brand riconosciuto a livello olimpico e internazionale, in grado di raccontare l’esperienza italiana, attraverso uno storytelling unico.
Le due location a Pechino copriranno i due cluster principali di Yanqing e Beijing ospiteranno media e atleti nel rispetto delle normative anti COVID-19 e dei playbook definiti dal Comitato Organizzatore dei Giochi.
Casa Italia a Yanqing sarà ospitata all’interno del Beijing Marriott Hotel Yanqing – Yard No 92, Xincheng Street; Casa Italia a Pechino, invece, avrà sede nell’hotel St. Regis – Beijing - 21 Jianguomenwai Dajie, Chaoyang.
Un percorso iniziato a Rio 2016 con Horizontal, la contaminazione tra culture al cuore del progetto, proseguito a PyeongChang 2018 con Prospectum, il punto di vista italiano nell’incontro con le diverse civiltà, successivamente a Tokyo 2020 con Mirabilia, un’edizione all’insegna della Meraviglia, fino ad arrivare a Beijing con Millium.
Millium è un progetto sul viaggio, inteso nella sua valenza reale e immaginaria come metafora di percorso che l’uomo compie fuori e dentro se stesso per raggiungere sempre nuovi obiettivi.
I territori sconfinati che il progetto indaga sono quelli reali, di paesi che oggi a causa della pandemia ritornano ad essere lontani, quelli planetari della scienza e della fantascienza, quelli virtuali del World Wide Web, che a volte è pieno di possibilità ma anche di insidie e dunque un World Wild Web, infine quelli interiori di cui il viaggio è sempre la metafora più calzante.
Nell’antichità chi partiva per conoscere territori inesplorati si affidata a Mercurio, dio dei viaggiatori, sperando nella sorte perché le strade non erano ancora tracciate e le mappe tutte da scrivere. Uomini valorosi, ambiziosi e carichi di spirito avventuroso affrontavano deserti, foreste, pericoli ed avversità per appagare il desiderio di conoscere e sconfiggere la paura dell’ignoto. Così dovevano sentirsi le prime legioni romane e i coraggiosi mercanti che per primi ponevano erme di Mercurio su quella che molti anni dopo venne chiamata la Via della Seta (丝绸之路 sichou zhi lu, "silk road" in inglese), che avrebbe avuto Roma come principio e Xi'an e Luoyang, antiche capitali della Cina, come fine, e viceversa.
Gli 8.000 km che collegavano l'impero cinese a quello romano comprendevano almeno 5 itinerari marittimi, fluviali e terrestri. La Via della Seta, mettendo in contatto persone di culture differenti, ha influenzato il corso della storia dal punto di vista culturale, religioso e tecnologico. Infatti, insieme alla seta, alle spezie, alla frutta e alle piante esotiche, i mercanti occidentali importavano idee e tecnologie, e a loro volta introducevano in Cina concetti scientifici e religioni occidentali.
Le opere d’arte e di design presenti a Casa Italia aiutano il visitatore a viaggiare con l’immaginazione nei diversi mondi di Millium.
Tutte le esplorazioni cominciano così, sono un bisogno profondamente umano, ma solo pochi riescono ad avere l’ambizione e il coraggio di dedicare la propria vita a varcare i confini del conosciuto e ad affrontare i propri limiti. Come a magnificare il viaggio come esperienza che emancipa gli uomini dalla loro condizione autoreferenziale mettendoli in relazione con l’altro, con l’altrove, con una versione migliore di sé.