Un campione eterno, la longevità al servizio della classe. La neve è il suo habitat naturale, l’estensione delle sue passioni. E’ nato con la tavola ai piedi in Val di Funes e lo snowboard è diventato subito la sua passione. Aveva nove anni, quando la sorella gli prestò la sua tavola e lui iniziò a divertirsi, spinto dalla voglia di seguire le orme del futuro allenatore, Erich Pramsohler. Il titolo iridato nello slalom parallelo, vinto nel 2015 a Kreischberg, lo ha consacrato stella di prima grandezza nel firmamento internazionale. Ha classe da vendere e il suo talento è intramontabile: dal 2018 al 2021 ha vinto tre Coppe di specialità (due di gigante e una di parallelo) e negli ultimi due Mondiali ha messo in cassaforte due argenti. Dai 14 ai 20 anni ha fatto il carpentiere, appassionato di sci alpinismo, appena possibile frequenta la zona del Sellaronda ed è affascinato dal Giappone, per la particolare consistenza della neve. I suoi miti sono Reinhold Messner, Michael Schumacher e Felix Baumgartner. Ha iniziato la stagione dimostrando che c'è ed è pronto a dire la sua. A Pechino vuole fare la storia e prendersi quello che i Giochi gli hanno sempre negato. Un podio a cinque cerchi.