Ha iniziato questa disciplina a fine 2009, dopo aver riscontrato alcuni problemi alle cartilagini delle ginocchia, che gli impedivano di sciare. Si butta di testa per conquistare il mondo e – da giovanissimo - ha già scritto la storia: è diventato il secondo azzurro più vincente di sempre nello “slittino con la faccia in giù”, dopo Ninno Bibbia, oro a St. Moritz 1948, grazie al bronzo conquistato nel mondiale junior di Winterberg 2016, il primo podio giovanile nello skeleton. Nel 2020 ha scritto un'altra pagina leggendaria, vincendo, in coppia con Valentina Margaglio, la prima storica medaglia mondiale nella storia azzurra della disciplina nella prova mista. Lo sport è il paradigma di riferimento della famiglia: sua sorella Giulia è nella nazionale di snowboard, dopo aver tentato di imitarlo da giovane, praticando skeleton. Un infortunio al tendine d'achille gli ha negato la partecipazione ai Giochi di PyeongChang 2018: ora vuole riprendersi la scena con gli interessi. Nel tempo libero gli piace guardare film, ascoltare musica, nuotare o fare una partita a tennis. La sua passione sono le costruzioni. Ha completato il ciclo triennale di scienze motorie.