Inizia il viaggio verso i Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022. La fiamma olimpica della rassegna a cinque cerchi che prenderà il via tra poco più di 100 giorni, il 4 febbraio, in Cina è stata accesa oggi nell'antica Olimpia, in Grecia.
A causa delle restrizioni previste per il contrasto del COVID-19, la cerimonia si è svolta in condizioni rigorose e alla presenza di una delegazione ridotta, a partire dal Presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach, il Presidente della Repubblica ellenica, Katerina Sakellaropoulou, i membri del Comitato Esecutivo del CIO, il Presidente della Commissione di coordinamento di Pechino 2022 del CIO, Juan Antonio Samaranch. La delegazione cinese era guidata, invece, dal Vicepresidente del CIO, rappresentante speciale e Vicepresidente di Pechino 2022 nonché Vicepresidente del Comitato olimpico cinese Yu Zaiqing. All’evento, ospitato dal Presidente del Comitato Olimpico Ellenico e membro CIO Spyros Capralos era presente anche il sindaco di Olimpia, Georgios Georgiopoulos (foto CIO - Greg Martin).
Nel suo discorso Bach ha chiarito che i Giochi Olimpici sono sempre stati al di sopra di qualsiasi conflitto: “Nel nostro fragile mondo, dove crescono le divisioni, i conflitti e la sfiducia, i Giochi Olimpici costruiscono sempre ponti – ha detto -. Non erigono mai muri. Il fondamento perché gli antichi Giochi Olimpici si svolgessero in pace era una tregua sacra: l'ekecheiria. Questa tregua olimpica ha assicurato la fine delle ostilità, consentendo agli atleti e agli spettatori di viaggiare in sicurezza verso Olimpia e di fare ritorno a casa. L'ekecheiria dimostra che già gli antichi greci avevano capito che affinché i Giochi Olimpici potessero diffondere il loro potere unificante, dovevano stare al di sopra di ogni conflitto politico. In questo modo, già 3000 anni fa, esisteva un legame inscindibile tra i Giochi Olimpici e la pace.
“Questa missione di pace, tramandataci fin dall'antichità, richiede che i Giochi Olimpici siano rispettati come terreno politicamente neutrale – ha proseguito -. Solo questa neutralità politica garantisce che i Giochi Olimpici possano stare al di sopra e al di là delle differenze politiche esistenti nei tempi antichi, così come oggi”.
Parlando della città ospitante, il Presidente ha aggiunto: “Pechino scriverà la storia diventando la prima città in assoluto ad ospitare sia l'edizione estiva che quella invernale dei Giochi Olimpici. I Giochi di Pechino 2022 collegheranno il popolo cinese con il mondo, dando vita all’idea della Cina di coinvolgere 300 milioni di persone con lo sport sulla neve e sul ghiaccio e cambiando così per sempre lo sport invernale. Il mondo intero vedrà questa passione quando la Cina accoglierà i migliori atleti degli sport invernali”.
Bach ha quindi concluso: “I Giochi Olimpici non possono affrontare tutte le sfide del nostro mondo, ma sono d’esempio per un mondo in cui tutti rispettano le stesse regole e si rispettano gli uni e gli altri. Sono d’ispirazione affinché i problemi si risolvano in amicizia e solidarietà. Costruiscono ponti che portano a una migliore comprensione e amicizia tra le persone. Questo è il messaggio senza tempo che questa fiamma olimpica invierà dalla nostra casa spirituale qui nell'antica Olimpia, a Pechino e al mondo”.
In rappresentanza di Pechino 2022, Yu Zaiqing ha dichiarato: "Questo è un momento storico poiché ci troviamo qui nell'antica città di Olimpia per celebrare l'accensione della fiamma olimpica dei XXIV Giochi Olimpici Invernali che incarna la nostra incrollabile ricerca dell'eccellenza. Evidenzia la nostra determinazione a sfidare sempre i nostri limiti e superare noi stessi. E fa luce sul nostro cammino per superare le difficoltà con maggiore solidarietà e collaborazione. In piena pandemia da coronavirus, la fiamma olimpica ci ha portato fiducia, calore e speranza. È stata una fonte di forza nella nostra lotta per sconfiggere la pandemia”.
Dopo che essere stata accesa dalla Gran Sacerdotessa, la torcia olimpica ha iniziato il suo percorso con lo sciatore greco Ioannis Antoniou, atleta olimpico che è stato anche il primo tedoforo per i Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014 per poi passare al cinese Li Jiajun, vincitore di cinque medaglie nello speed skating alle Olimpiadi invernali del 1998, 2002 e 2006 (due medaglie d'argento e tre di bronzo).
Domani la fiamma sarà consegnata ufficialmente al Comitato Organizzatore di Pechino 2022 e partirà alla volta della Cina, dove il 20 ottobre si terrà una cerimonia di benvenuto, con la fiamma inizialmente esposta al pubblico presso la Torre Olimpica di Pechino prima di partire per un tour nel Paese.